lunedì 19 luglio 2010

Faroe Island

Dopo oltre un mese di assenteismo torno ad aggiornare un po' il blog pure io: a fine giugno ho abbandonato la povera Laura con 2 consegne ancora da smaltire e sono andata a godermi 10 giorni di relax col mio ragazzo Marco, ora mi sembra giusto pubblicare sketch e foto di viaggio per completare la tortura =)
Per paura che il maledetto vulcano islandese ci rovinasse i piani, siamo andati fino a Londra in treno e da lì abbiamo preso l'aereo per la nostra meta: le isole Faroer. Un posto sperduto nel nord Europa, dove la natura è pressochè incontaminata.
Dopo qualche disguido con l'autonoleggio e un signore, che non si sa bene chi fosse, incaricato di accompagnarci al nostro alloggio ci siamo sistemati in una splendida casina di legno proprio sul mare.









Sulla sinistra c'è il paese di Bour, nel cerchio rosso la casetta, raggiungibile solo a piedi poichè non c'è nessuna strada che attraversa i campi. E anche l'erba non viene falciata se non dalle centinaia di percore libere di pascolare ovunque, ma proprio dappertutto, persino lungo le strade.
Con un'agnellino nero avevo anche fatto amicizia.... ma chissà perchè Marco non me l'ha lasciato rapire!















Il sole in questo periodo del'anno non tramonta mai del tutto, cosa che mi esaltava tantissimo mentre Marco faticava ad abituarsi.
Appena arrivati eravamo stanchi e non era l'ora di mettersi a perlustrare l'isola per cui mi sono sfogata facendo foto dell'interno della casa e qualche sketch del panorama.

Nei giorni seguenti abbiamo girato in auto per le isole collegate fra loro attraverso tunnel sottomarini. Le strade sono un po' diverrse dalle nostre: oltre alle pecore in sosta talvolta proprio in mezzo all'asfalto, spesso le strade sono ad unica corsia con un sacco di piazzole per consentire lo scambio delle auto. Stesso principio per le gallerie dell'isola di Kalsoy senza luci nè ventilatori caratteristiche ma un po' claustrofobiche.
Noi non avevamo assolutamente fretta e andavamo comunque piano per goderci il panorama
e fermandoci quasi in ogni piazzola a fare foto... alla fine ne avevamo scattate oltre 300.... non le posterò tutte... ma qualcuna sì!















In tutti i paesi le case sono di legno, colorate e con l'erba sui tetti, persino la cuccia per il cane è fatta allo stesso modo. Non so bene a cosa serva ma mi piace tantissimo =)
E anche loro ci tengono molto: dove l'erba inizia ad ingiallire ci sono le zolle fresche pronte per il ricambio.




Persino il palazzo del Parlamento è coperto d'erba


















Qua e là c'è qualcuno che prova ad appendere il pesce ad essiccare, mi chiedo come riescano a farlo asciugare visto il clima umidissimo e piuttosto freddo...
Fatta eccezione per un supermercato, non sempre presente, non ci sono negozi o locali. Solo a Torshavn, la capitale se ne trova qualcuno. In generale l'intervento dell'uomo è poco presente e quasi sempre con costruzioni in legno basse e ben integrate con il paesaggio.



Gli utlimi giorni li abbiamo dedicati alle escursioni via mare e ho avuto modo di riscoprire come il traghetto non faccia proprio per me...
sarà stato il mare agitato (nemmeno troppo) ma la sensazione era come di domare un cavallo imbizzarrito che cercava di disarcionarmi!
Il tragitto più faticoso è stato quello per arrivare a Mikines nota come isola delle pulcinelle di mare e devo ammettere che ne valeva la pena! L'isola è un paradiso per uccelli equamente suddivisa fra gabbiani e pulcinelle: le scogliere sono stracariche di nidi di gabbiani strillanti










Mentre l'entroterra è pieno di Pulcinelle, in volo, a riposo, nelle tane che si scavano sottoterra. Uscire dal "sentiero" era rischioso perchè il terreno è reso fragile dalle centinaia di buchi scavati dagli uccelli. Abbiamo provato in tutti i modi, ma non c'è stato verso di fare una foto decente ad una pulcinella: le vanitosone si mettevano in posa solo davanti a obiettivi degni di nota snobbando la nostra fotocamerina da viaggio.










Tra tutti questi pennuti sono riuscita ad avvistare anche una foca solitaria a mollo in mezzo a una selva di pulcinelle frenetiche, sembrava una turista pure lei.



2 commenti:

  1. Eh, la bimba che doma il cavallone è splendida!!!
    Menzione d'onore anche al blog, con quella! ;P

    Brava brava, girellona!
    ...L*

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  2. Che foto magnifiche!Che invidia:)Le illustrazioni sono adorabili!

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